“Laudato sii, o mio Signore, per tutte le tue creature, per il sole e per la luna, per le stelle e per il vento..”. San Francesco, nel Cantico delle creature, tra le creature, annoverava anche le amiche api responsabili del 70% circa della impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garanti di un 35% della produzione globale di cibo e della biodiversità.
Per questo motivo la quattordicesima giornata per la custodia del creato organizzata dalla Diocesi di Cesena-Sarsina con la partecipazione delle altre tre chiese (Cristiana Avventista del settimo giorno, la chiesa Ortodossa Rumena e la chiesa greco-cattolica rumena), dal titolo “Quante sono le tue opere, Signore”, è dedicata proprio alle api.
La giornata si è svolta sabato 14 settembre all’Istituto Lugaresi e presso l’apiario di Villa Cutrì e ha visto gli interventi dell’assessore Roberto Zoffoli, di Marco Censi per l’Istituto Lugaresi che ha illustrato la danza delle api e di Maria Teresa Cutrì che ha presentato il progetto di Maggese201 illustrando in particolar modo le iniziative editoriali riguardanti “L’occhialino di Galieo” e “Le api nell’arte”.
In particolare, Maggese201, ha posto l’accento su come tramite l’occhialino (il moderno microscopio) e grazie all’amicizia tra Federico Censi e Galileo Galilei si cominci a osservare in maniera scientifica la “meraviglia del Creato” partendo proprio dalle api all’epoca scelte anche perchè simbolo di papa Urbano VIII (papa Barberini).